Molti giovani si rifugiano nello studio, posticipando il problema del "e adesso cosa faccio?", altri si lasciano andare e si atrofizzano in situazioni lavorative inadatte a loro pensando che, tanto, meglio di così non possono trovare, e poi "come lo pago l'affitto io?". Situazioni che posso comprendere profondamente, ma ogni tanto bisogna anche chiedersi se si è fatto davvero abbastaza. Insomma la crisi è una scusa per scansare il problema, posticiparlo, non affrontarlo, non assumersene la responsabilità. La crisi è una situazione in cui davvero siamo messi alla prova delle nostre capacità, determinazione, costanza, caparbietà.
Piuttosto che allungarci a prendere quel dannato grappolo d'uva, invece, il più delle volte preferiamo starcene comodamente seduti sul prato all'ombra della vite, chattando con un fighissimo smartphone, dicendo a noi stessi che tanto l'uva è acerba.